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Bullismo: frequente già dalla scuola elementare

I miei figli sono tutti e due alla scuola elementare, una scuola pubblica ma piccolina e molto “di moda” in città.

Malgrado questo mi sono già resa conto che gli episodi di bullismo fin dal primo anno erano all’ordine del giorno.

Ancora con dei contorni “sfumati” ma ben identificabili in comportamenti sbagliati.


La cosa difficile è proprio riuscire ad identificarli (sia da parte di genitori che insegnanti) per riuscire a correggerli da subito, prima che diventino davvero pericolosi, io brancolo nel buio…

Un’inquietudine maggiore me la da una ricerca del marzo 2010 a Roma, uno psicoterapeuta e ricercatore dell’università Salesiana, ha condotto una indagine campionaria ascoltando 1.661 studenti di diverse scuole per una ricerca sulle manifestazioni aggressive dichiarabili come atti di bullismo.

Leggetevela tutta perché è illuminante.

Purtroppo i risultati non sono incoraggianti: alla domanda ‘cosa ti piace meno della scuola?’, quasi la metà dei ragazzi, il 42,3%, risponde: il comportamento di alcuni compagni. Nel dettaglio, si dicono vittime di episodi di bullismo oltre 4 bambini su 10 alle elementari e il 22,4% alle medie.

Negli anni scorsi ho già provato a spiegare ai miei figli che chi si comporta in modo prevaricatore e aggressivo non è un amico, ma riuscire a far capire questo concetto a dei bambini piccoli non è facile e non so se ci sono riuscita.

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Da quando sono nati spiego anche quali sono i comportamenti giusti nei confronti degli altri essere viventi (tutti, pure le piante!) e spero che li abbiano recepiti, anche se caratterialmente e anche come reazioni emotive sono uno l’opposto dell’altro, il più grande è più arrendevole mentre il piccolo è più reattivo…

Al bullismo “tout court” si aggiunge anche il cyber-bullismo, di cui parlerò presto perché è altrettanto frequente e si relaziona con il post di qualche giorno fa: Bambini e computer: come gestirli?

Io sono davvero preoccupata e mi sto interrogando su cosa fare sia in via preventiva, sia se il problema dovesse presentarsi davvero.

Voi ci pensate?

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5 commenti

  • bamamma

    Io sono mamma di tre bambini e pedagogista. Da anni mi occupo nelle scuole di progetti di prevenzione delle prepotenze e, più recentemente, di prevenzione del cyberbullismo e uso responsabile delle nuove tecnologie.
    Sono davvero convinta ch…e molta prevenzione o meglio ancora promozione del benessere dei nostri bambini parta da una “alfabetizzazione emotiva”, da un’educazione alle emozioni. Saper riconoscere le proprie emozioni, quelle degli altri, imparare a rispettarle…
    Quando inizia? La famiglia, i genitori, hanno un ruolo fondamentale fin dai primi anni di vita.
    Poi è importantissimo il supporto della scuola, degli insegnanti (e delle società sportive, delle associazioni…).
    In tempi di “tagli” è impopolare parlare di progetti di educazione socio-affettiva nelle scuole, soprattutto se non facciamo riferimento solo a due-tre incontri per la classe, ma a progetti ampi che coinvolgono bambini, insegnanti e genitori. Ma, proprio come mamma, io dico che quando si crede all’importanza di questi progetti, davvero si fa prevenzione e sia aiutano i nostri figli a stare meglio con sè e con gli altri.

  • bamamma

    Purtroppo il problema non è chi li propone… ma chi li finanzia 🙁
    Non sono progetti onerosi, ma le scuole non navigano in ottime acque a livello finanziario (per usare un eufemismo) quindi è difficile che se ne facciano carico direttamente.
    In regione Lombardia (io conosco questa realtà) spesso sono finanziati da bandi di legge regionale oppure dall’Asl tramite servizi privati accreditati. Ma senza entrare nel merito specifico, anche in questo caso i tagli sono abbastanza consistenti.
    E’ un vero peccato. A me come mamma, prima acora che come professionista, dispiace molto.

  • bamamma

    Certo che i genitori si potrebbero autofinanziare (anche se poi nella pratica non è così semplice… e lo dico da mamma di tre bambini di 10, 8 e 3 anni… che a volte a un po’ di “orticaria” alle riunioni dei genitori :P)
    Io ho ben presente la realtà del mio territorio… qui ci sono diversi prefessionisti seri e preparati (studi, consultori privati accreditati, associazioni che si occupano di minori…)
    Grazie per l’invito al gruppo, che accetterò immediatamente… tecnico che sta revisionando la caldaia permettendo 😉

    Come ti ndicevo io mi occupo da anni di questi progetti, quest’anno l’ente per cui lavorarvo in modo pressochè esclusivo da dopo la terza gravidanza, ha avuto non pochi problemi economici e ho deciso di prendermi un anno “sabbatico” 😉 e mi sono un po’ tuffata nella rete… ma sono una “principiante” :S

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