Mio figlio è celiaco, che cosa faccio?
Pare che ogni anno, solo in Italia, nascano 2800 bambini celiaci, e ogni anno questo numero aumenta perché c’è un incremento costante del 10%.
Insomma, ci sono buone probabilità che uno dei nostri figli sia affetto da intolleranza al glutine quindi, se è successo anche nella tua famiglia, niente panico!
La cattiva notizia è che la celiachia è un’intolleranza importante che deve essere tenuta sotto controllo, ma la buona (buonissima) notizia è che non servono farmaci per tenerla a bada, basta cambiare alimentazione.
Tanto per cominciare dal 2005 i bambini celiaci (e anche gli adulti) hanno una legge che li tutela, è la legge 123 del 4 luglio 2005, tocca tanti punti importanti ma uno dei più utili per chi ha bambini e ragazzi intolleranti è quella all’articolo 4 comma 3 che dice che in tutte le mense scolastiche e di tutte le delle strutture pubbliche ed ospedaliere devono essere somministrati anche pasti senza glutine, basta solo farne richiesta con una diagnosi medica.
Quindi se la celiachia di tuo figlio è stata regolarmente diagnosticata il primo passo è andare a richiedere il pasto adatto.
Per non far sentire il piccolo “diverso” da compagni, amici e dal resto della famiglia la cosa migliore è parlare con le insegnanti ma anche con gli altri bambini, loro sono in grado di capire molto bene il punto e aiutarlo e sostenerlo.
Anche in famiglia è bene cambiare tutti il tipo di alimentazione, sia per non dover preparare mille pasti diversi contemporaneamente, sia per evitare di mortificarlo con pasti poco variati.
Sarà uno stimolo a trovare nuovi ingredienti per sostituire quelli dannosi e favorire il consumo di alimenti che di solito usiamo meno, come le verdure di tutti i tipi e colori.
Invece saranno da evitare TUTTI gli alimenti contenenti glutine, quindi farine di frumento, orzo, segale, avena, farro, kamut, spelta, sorgo, triticale e tutti i cibi che le contengono anche in minima parte.
Via libera invece con tutte le farine senza glutine e loro derivati, quindi riso, mais, patate, tapioca, manioca, soia, grano saraceno, castagne, ceci, mandorle, noci, nocciole, arachidi, quinoa, amaranto, miglio e tutti i legumi.
Per un elenco completo di quello che è permesso e di quello che è vietato puoi far riferimento a questo articolo molto dettagliato.
Questo per quanto riguarda le preparazioni da fare a casa, però attenzione alle contaminazioni, gli utensili devono essere sempre lavati bene prima de la preparazione di alimenti senza glutine, altrimenti tracce di farine e alimenti contenenti glutine possono inquinarli. Stessa cosa per il forno, meglio dare una passata veloce con un panno bagnato prima di cuocere preparazioni senza glutine, la farina è volatile e possono rimanere tracce di quella contenete l’allergene.
Quando si comprano alimenti pronti invece bisogna fare attenzione ai simboli sulla confezione, solo quelli che riportano il simbolo della spiga barrata o la dicitura “senza glutine”, per domande e informazioni al riguardo (e non solo) la cosa migliore è contattare l’Associazione Italiana Celiachia.
I momenti più duri potrebbero essere le feste comandate, Natale e Pasqua in particolare, quando ci si ritrova a mangiare in tanti e i pasti sono un momento speciale di condivisione e una grande tentazione.
Le scelte in questi casi sono due, o preparare un menù gluten free per tutti oppure doppiare il menù classico con uno ancora più sfizioso per chi deve fare la dieta senza glutine 😀
E non temere che le uova di Pasqua si trovano anche per celiaci e sono buonissime, sono due anni che mi arrivano in regalo quelle per aiutare i bambini del Gaslini, una raccolta che fanno varie associazioni a Genova e in Liguria, e sono molto più buone di quelle che si comprano normalmente al supermercato, finiscono subito e hanno il simbolo della spiga barrata e sono anche senza OGM, una meraviglia.
Mangiando nel modo giusto i nostri bambini staranno benissimo, esattamente come tutti i coetanei ed è una cosa molto positiva, no?