Perché mi piace la festa della mamma
Sarà che l’epoca del femminismo è del tutto tramontata, almeno come siamo abituati a pensarla, quella delle manifestazioni e dei reggiseni in piazza…
La festa della mamma a me piace anche se mi considero una “nuova” femminista, mi piace come mi piacciono tutte le altre feste che sono nate per celebrare un evento o un personaggio positivo.
Non mi interessa minimamente chi dice che è una festa commerciale, non è nata per questo e sta solo a noi non farla diventare un mero acquistare un regalo per metterci la coscienza a posto, non sono le feste ad essere diventate commerciali ma siamo noi ad essere diventati così.
Mi piace forse perché sono una mamma?
Può darsi ed è anche vero come dice Anna Meldolesi su “La ventisettesima ora” che durante l’adolescenza la festa della mamma era l’ultimo dei miei pensieri, ma la mamma no, lei è sempre stato il primo pensiero e lo è ancora adesso, un pensiero che ha eguali solo con i figli.
Io credo che sia il caso di celebrare una figura così importante, certo bisogna celebrarla sempre e non solo un giorno all’anno, ma in questo giorno si può farlo in un modo speciale e dicendolo chiaro e tondo, in un modo che magari nei giorni “normali” abbiamo il pudore di esprimere noi adulti.
Forse non è una festa da bambini, i bambini ce lo dicono quanto siamo importanti, è quando diventiamo adulti che abbiamo più bisogno del giorno della mamma.