Il Rugby nelle scuole: FIR ed Edison l’hanno portato anche nella nostra scuola
Oggi voglio parlare di sport e di bambini, anzi ti voglio raccontare la nostra storia con uno sport in particolare arrivato anche nella nostra scuola primaria, il Rugby.
Scegliere lo sport giusto per i bambini non è facile, fino a quest’anno non avevamo ancora trovato una passione, il tutto per noi è complicato anche dal fatto che il fratello più piccolo accetta di partecipare alle attività sportive solo se è con il fratello maggiore, anche se fisicamente e caratterialmente sono molto diversi.
Io sono un’amante del Rugby ormai da molti anni, da quando uno dei primi fidanzatini giocava in modo semi-professionale.
Cominciando a guardare le partite e a respirare il rispetto, la condivisione e il senso di comunità che sono alla base di questo sport non ho potuto non amarlo.
Per questo i miei figli conoscevano già questo sport (quando ci sono tornei li seguiamo in TV, ci appassioniamo quando gli All Balcks cantano e danzano l’HAKA prima di un incontro) ma non avevano ancora avuto occasione di provare a giocare.
L’occasione è arrivata nell’anno scolastico appena concluso con il “Progetto Scuola” della FIR, Federazione Italiana Rugby.
Un progetto semplice e allo stesso tempo potente proprio come il Rugby che vuole far conoscere ai ragazzi, alcune lezioni di educazione fisica sono state sostituite da allenamenti e partite, i ragazzi invece che dalle maestre l’hanno conosciuto dagli allenatori e dai tecnici FIR e hanno fatto il vero sport, al posto della pallida lezione di “educazione motoria” (come la chiamano adesso) a cui erano abituati.
Si sono appassionati tutti, maschi e femmine senza distinzioni e, grazie a questa passione, proprio la squadra della nostra classe ha vinto la fase provinciale, sono arrivati fino alle semifinali anche se era il primo anno che partecipavano al torneo Ravano di MiniRugby, il più grande torneo scolastico dedicato a questo sport.
Insomma, un’esperienza positiva a 360° e chi pensa che il Rugby sia uno sport violento ha il modo di ricredersi proprio con questo “Progetto Scuola” della Federazione Italiana Rugby ed Edison che coinvolge 600 mila giovani di 2300 scuole italiane.
La violenza nel Rugby non esiste, non è un caso se non si sentono praticamente mai notizie di infortuni gravi nelle partite, né tantomeno di violenza tra i tifosi. Invece ci sono dentro: rispetto, fair play, senso del gruppo, integrità, passione, spirito di sacrificio e tanta energia, proprio i valori che dovrebbero tornare nella scuola e nella vita di tutti i giorni.
Per seguire e vedere dal vivo cosa fanno i bambini c’è un canale di Youtube dedicato al progetto ed è bellissimo entrare con loro in campo, sentire cosa ne pensano, sentire la passione dei tecnici e lo stupore delle maestre che non conoscevano questo sport, come anche tanti di noi genitori che spesso abbiamo delle convinzioni completamente sbagliate sul Rugby.
Per noi questa avventura continuerà e forse abbiamo trovato sia i valori sia uno sport appassionante.
Voi avete avuto la fortuna di vedere in azione questo progetto nella vostra scuola?
Questo post è offerto da Edison.
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