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Ragadi e dolore ai capezzoli quando si inizia ad allattare

L’allattamento è una cosa naturale, chi ha avuto la fortuna di vedere una gattina o una cagnolina partorire e poi allattare i propri cuccioli si sarà stupita di quanto la cosa sembri semplice…

Naturale e semplice però non vuol dire indolore.

Allattare all’inizio può far male e non sempre il dolore è dovuto alle ragadi.


Spesso le ragadi non ci sono, l’attacco del bambino è corretto ma fa un male cane lo stesso!

Per fortuna se si riesce a stringere i denti per i primissimi mesi (da uno a tre a seconda della persona) poi il dolore passa completamente e l’allattamento diventa sul serio semplice e addirittura piacevole, ve lo assicuro molto piacevole, e io per i primi 2-3 mesi di entrambi gli allattamenti di dolore ne ho avuto tanto tanto.

Ma cosa si può fare concretamente per far passare questi primissimi mesi in cui rischiano di ammassarsi tutti i possibili problemi rischiando di far fallire l’allattamento?

Per dolore tout court e ragadi: spugnature e docce calde, asciugare bene la pelle, passare un velo del proprio latte e lasciare asciugare, idratarla con un velo olio naturale (io adoro l’olio extravergine d’oliva) e lasciarla scoperta il più possibile o comunque usare un reggiseno di puro cotone.

attacco-senoSe sospettate una ragade il problema può essere semplicemente l’attacco scorretto del bambino

C’è chi ha usato i paracapezzoli d’argento con grande sollievo (io non li ho provati) oppure la crema Connettivina (che favorisce la cicatrizzazione della pelle), ma mentre paracapezzoli d’argento non hanno controindicazioni la crema va prescritta da un medico e deve essere lavata bene prima di ogni poppata.

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Ci sarebbe anche la lanolina ma siccome è molto allergizzante io non la amo granché.

Per ingorghi e seno troppo gonfio (da cui i neonati non riescono a poppare): anche in questo caso spugnature e docce calde, che favoriscono la fuoriuscita del latte.

Fare qualche pompata con il tiralatte subito prima di allattare, in modo che poi sia più semplice per il bimbo prendere il capezzolo e ciucciare (questo serve anche per limitare il riflesso di emissione troppo forte).

C’è la possibilità di spremere il latte anche manualmente (se non avete un tiralatte).

Quando c’è un ingorgo spesso succede che i dotti galattofori siano “otturati” da un tappo di latte più denso, i neonati difficilmente hanno la capacità e la forza di togliere il tappo, quindi non riescono a poppare, si innervosiscono, piangono e il seno si ingorga sempre di più!

Se le spugnature calde e la spremitura del seno (manuale o con tiralatte) non migliora la situazione la cosa migliore è far ciucciare qualcuno che ha abbastanza forza per togliere il tappo, dopo aver tolto il tappo il problema è risolto, voi vi sentirete molto meglio già da subito e vostro figlio potrà ciucciare a richiesta senza più problemi.

A me è successo e anche se mio figlio era bello grosso e bello vorace non c’è stato vero, il tappo non usciva, io avevo molto male e rischiavo una mastite, sapete come ho fatto? Ho fatto fare qualche ciucciata energica a mio marito, il tappo è uscito quasi subito e problema risolto, semplice no?

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Queste cose provate sul campo il medico non ve le può raccontare 😀

Per la mastite: lo step successivo ad un ingorgo non curato è la mastite. In questo caso di rimedi naturali io non ne conosco, ci vuole il medico e probabilmente dovrete prendere un antibiotico per risolvere l’infezione con malessere generale e febbre oltre al dolore.

Quindi niente fai-da.te in questo caso.

Io, per fortuna, non ci sono arrivata, ma per poco…

Niente panico a leggere queste cose, superati i primissimi tempi allattare è bellissimo e non fa più male per niente.

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