Sviluppo del linguaggio nei bambini
Lo sviluppo del linguaggio nei bambini inizia già nel ventre materno! Il feto, infatti, è in grado di ascoltare la voce della propria mamma: si tratta del primo step per l’acquisizione del linguaggio. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questo affascinante percorso!
Una volta venuto al mondo, il bebè si serve dei 5 sensi per ottenere informazioni su ciò che lo circonda e comunica con il resto del mondo tramite il pianto, l’unico strumento di cui dispone per esprimere i propri bisogni.
Poi cominciano a essere emessi i primi versetti che porteranno alla lallazione, ovvero la manifestazione pre-linguistica del bebè. Quindi il piccolo intorno ai 7-8 mesi, potrebbe pronunciare le prime paroline che, pian piano, andranno a comporre frasi sempre più complete.
Il ruolo attivo del genitore
Lo sviluppo del linguaggio non è un percorso lineare e uguale per tutti: si tratta di un’avventura affascinante ed estremamente variabile da bambino a bambino. In questo stimolante viaggio alla conquista delle parole, mamma e papà giocano un ruolo decisivo. Proprio per questo motivo essi dovrebbero:
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favorire le abilità comunicative del bambino leggendogli storie, nominandogli sempre gli oggetti e descrivendo le azioni della vita quotidiana;
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giocare con lui e stimolarne la fantasia;
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essere amorevoli e presenti, mettendogli a disposizione un ambiente confortevole e sereno;
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complimentarsi per le sue conquiste linguistiche (e non solo!), evitando di rimproverarlo se commette degli errori.
Le principali tappe dello sviluppo del linguaggio
Vediamo quali sono le principali tappe dello sviluppo linguistico del bambino:
fino ai tre mesi: l’unica possibilità comunicativa del piccolo è il pianto, per segnalare ai propri genitori i propri bisogni; comincia tuttavia ad emettere piccoli versi come ahh o er3;
dai 3 ai 4 mesi: il numero di versetti aumenta: comincia, ad esempio a dire “baaaaa”;
dai 5 ai 6 mesi: inizia la vera e propria lallazione; inoltre il bambino è in grado di modulare il tono della voce;
dai 7 agli 11 mesi: la lallazione si arricchisce e diventa più complessa (combinazione di più sillabe), potrebbe anche dire la prima parolina: solitamente mamma e/o papà;
12 mesi: pronuncia con consapevolezza da una a cinque parole;
14 mesi: comincia a porre domande utilizzando la giusta intonazione e a gesticolare;
16 mesi: dice sì e no con il movimento della testa e utilizza diverse parole in maniera opportuna;
18 mesi: possiede un vocabolario che varia da 10 a 100 parole, per lo più bisillabiche;
dai 18 ai 24 mesi: riesce a mettere insieme 2 parole per elaborare una frase;
24 mesi: in questa fase il vocabolario esplode: conosce almeno una cinquantina di termini, ma talora anche 200; compone frasi brevi.
dai 2 ai 3 anni: ripete con frequenza domande semplici e brevi; pronuncia frasi composte da 5-6 parole e dispone di un vocabolario compreso tra le 200 e le 500 parole;
dai 3 ai 4 anni: conosce tra le 700 e le 1000 parole; riescono a comprenderlo anche persone che non fanno parte della cerchia familiare;
dai 4 ai 5 anni: dispone di un vocabolario di circa 2000 parole; è in grado di raccontare piccole storie e di fare descrizioni.
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