Cosè il Test di Maternità e in quali casi può servire
Sentiamo spesso parlare del test di paternità: lo leggiamo sui giornali, lo vediamo in TV.
Ci sono innumerevoli casi di VIP che decidono di affidarsi ai test di paternità.
Per quanto riguarda il concetto di maternità di solito non viene messo in discussione tutte noi siamo sicure dei figli che abbiamo dato alla luce.
Quindi sorge spontanea la domanda: perché una mamma dovrebbe aver bisogno di stabilire se esiste una relazione biologica con i suoi figli?
Purtroppo ci sono casi (rari per fortuna) in cui nasce il sospetto che il neonato sia stato scambiato per errore alla nascita, un cosa che a pensarci sembra un incubo vero e proprio ma il test di maternità è un aiuto prezioso.
Altri casi possono capitare dopo tecniche di fecondazione assistita, se viene messa in discussione la maternità biologica e controllare se è stato utilizzato il corretto gamete femminile.
Il test del DNA per la maternità è un’analisi che richiede i campioni genetici di madre e figlio.
Si esegue sulla saliva quindi la raccolta del campione è molto semplice.
Fondamentalmente, questo test esegue il paragone tra i profili del DNA per vedere se esiste una corrispondenza oppure no.
Un bambino e la mamma biologica devono condividere il 50% dei geni, in pratica, un test del DNA osserverà regioni molto specifiche del DNA, che si chiamano “alleli”, per confermare una corrispondenza.
Il test di maternità è un esame accurato al 99,99% nel determinare se la madre analizzata è realmente la madre biologica.
Aziende come la EasyDNA, homeDNAdirect e International Biosciences hanno tutte delle sedi in Italia e sono in grado di fornire un test del DNA di maternità.
Oltre a quelli che ti ho raccontato prima ci sono altre situazioni in cui si fa il test di maternità.
I test di maternità nei casi di immigrazione
Donne, che hanno ottenuto la naturalizzazione in un paese, hanno cercato far entrare persone dal loro paese di origine, dichiarando di essere la madre biologica di questi bambini. Nei casi di immigrazione dove una persona abbia già acquisito la cittadinanza per naturalizzazione, e il presunto parente cerca di raggiungere il cittadino naturalizzato nel paese straniero, spesso esso ha un trattamento di favore. Tuttavia, il test del DNA per l’immigrazione è richiesto come prova definitiva della parentela.
I documenti legali richiesti nei casi di immigrazione (certificati di morte, matrimonio e di nascita) non sempre sono disponibili nel paese di origine o possono essere falsificati. Molti paesi sottosviluppati non dispongono nemmeno di enti appropriati destinati all’archiviazione e alla registrazione di nascite o matrimoni. Questo significa che quando queste persone hanno bisogno di usare tali documenti in pesi diversi da quello di origine si ritrovano in possesso di documenti che potrebbero essere considerati nulli. Per dimostrare la loro relazione biologica, i dipartimenti di immigrazione spesso richiedono un test del DNA. I test possono essere eseguiti all’ambasciata o al consolato del paese di origine. La madre e il figlio dovranno prima ordinare un test del DNA per l’immigrazione e poi fissare un appuntamento all’ambasciata per la raccolta del campione. L’ambasciata incaricherà qualcuno per la raccolta dei campioni delle persone interessate. Con la rigorosa procedura di raccolta dei campioni, i risultati del test di maternità saranno inconfutabili e non potranno essere contestati dalle autorità addette all’immigrazione. Naturalmente, una prova positiva sulla relazione tra due persone non garantisce automaticamente l’immigrazione.
Casi di adozione
I test di maternità vengono usati anche in casi di adozione.
In molti paesi sono in vigore leggi sulla protezione dei dati e della privacy molto severe in questi casi, rendono molto difficile ai figli cercare contattare o rintracciare i loro genitori naturali dopo essere stati dati in adozione. Ma è accaduto che le cose siano andate anche nel senso inverso, dove Facebook è stato utilizzato da genitori adottivi per trovare i figli che avevano dato in adozione. Tuttavia, ci sono casi in cui i figli adottivi e i genitori si ritrovano e necessitano della rassicurazione di un test del DNA per confermare se sono veramente uniti biologicamente. Il test di maternità è stato infatti usato in molti di questi casi ed ha aiutato le famiglie a riunirsi.
Banca dati delle adozioni
Per fortuna in Italia dal 2012 è stata istituita la banca dati per le adozioni, un modo accurato per registrare tutti i dati dei bambini adottabili e dei parenti naturali che serve anche a riunire bambini adottati con i loro genitori biologici senza violare le leggi sulla privacy, sulla riservatezza o gli accordi.
Le banche dati delle adozioni sono enormi database contenenti i profili genetici di persone che sperano di potersi riunire con i genitori adottivi o con eventuali fratelli.