Come scegliere pasti e omogeneizzati giusti per lo svezzamento
Il tuo bimbo è cresciuto, anzi cresce a vista d’occhio e il latte non basta più, bisogna pensare ad integrare con i primi pasti, se ci stai passando in questo momento sappi che ti capisco perfettamente.
Tutti ti danno consigli e tu non sai cosa è il meglio per lui/lei, per ogni consiglio (anche del pediatra) ti vengono 100 dubbi diversi a partire da qual è il momento giusto per cominciare.
La prima cosa che ti voglio dire è che il momento giusto non è lo stesso per tutti, la prima cosa da valutare è il tipo di allattamento, se allatti al seno non è il caso di cominciare prima dei sei mesi e se vedi che il pupo non è convinto puoi posticipare ancora un po’ senza forzarlo.
Se invece stai usando un allattamento misto puoi cominciare un po’ prima (ma non tropo) a proporgli qualche alternativa da grande al posto di una delle poppate di latte in polvere.
Se il tuo allattamento è tutto artificiale prova intorno ai 5 mesi e proporre un pasto e vedi come va.
Segui l’istinto del piccino che non sbaglia, figurati che il mio figlio più grande ha mangiato presto le pappe, intorno ai 5 mesi regolamentari e aveva un allattamento misto.
Con il secondo sono riuscita a portare avanti uno splendido allattamento al seno e non ha voluto saperne di pappe fin oltre i 12 mesi, cresceva benissimo e non me la sono sentita di forzarlo così si è svezzato praticamente da solo senza traumi, ha lasciato definitivamente il seno in modo molto tranquillo e di sua spontanea volontà verso i 14 mesi.
Quindi il mio consiglio è prova a proporre secondo la tabella di marcia ma segui la sua voglia di sperimentare, se non ne ha ancora lascia perdere e riprova più avanti, magari la settimana successiva sarà un successo.
Adesso che hai capito come scegliere il momento passiamo a come scegliere i pasti.
Hai presenta la Piramide Alimentare che si trova per gli adulti? Esiste anche una piramide alimentare per lo svezzamento e da ottime indicazioni su come procedere, ce ne sono due una per la primissima parte dello svezzamento quando si sostituisce un solo pasto latteo, e l’altra per il secondo step con due pasti di latte e due di pappe.
In realtà è tutto molto semplice, parti sostituendo un pasto di latte a pranzo o a cena e cerchi di variare il più possibile tra mettendo insieme fonti vegetali, fonti proteiche (alternando carne e pesce), cereali e due cucchiaini di olio extravergine d’oliva da aggiungere ad ogni pasto.
Per le quantità non me la sento di darti un programma perché anche qui ogni bambino è diverso ed il pediatra ti potrà consigliare perfettamente e poi imparerai a regolarti tu in base all’appetito e alle preferenze di tuo figlio.
L’ultimo step è quello della scelta di omogeneizzati, biscotti e affini controllando ingredienti e qualità, la scelta non è facile ma basta imparare a tenere sotto controllo alcune cose, vediamole insieme:
1. La lista degli ingredienti
Imparare a leggere la lista degli ingredienti è il primo punto, importantissimo, e bisogna farlo sempre così diventa un’abitudine e si scoprono immediatamente le magagne.
2. Le confezioni
L’attenzione alle confezioni, che siano sempre riciclabili, la dobbiamo al pianeta e ai nostri figli che se lo ritroveranno ancora più malato in futuro se non facciamo attenzione.
3. Coloranti, conservanti, zucchero e sale aggiunto
Negli omogeneizzati non devono esserci coloranti, conservanti, aromi artificiali, ingredienti Ogm, antiparassitari e residui di antibiotici e farmaci veterinari. Dall’etichetta si può capire se la maggioranza di questi ingredienti desiderati ci sono oppure no (e torniamo all’importanza del punto 1), purtroppo per quanto riguarda farmaci ed antibiotici la legge è ancora nebulosa e quindi per questo aspetto dobbiamo trovare una marca di cui fidarci, non ci sono alternative.
A questo proposito può esserti utile il test sugli omogeneizzati di pollo e di pesce svolto da Altroconsumo.
4. Olio di Palma
L’olio di palma fa male al pianeta e non fa neppure tanto bene a noi, quindi meglio controllare la solita lista degli ingredienti e lasciare sullo scaffale i prodotti che lo contengono.
Proprio riguardo all’olio di Palma Plasmon ha messo in atto un’iniziativa dedicata alle mamme che si chiama #tiabbiamoascoltato modificando gli ingredienti dello storico biscotto, Plasmon ha chiesto alle direttamente alle mamme seguendo i loro consigli in merito alla produzione del nuovo biscotto senza olio di palma.
Nuovo ma con lo stesso gusto di sempre, anche se non c’è più l’olio di palma è buono come quando eravamo piccole noi mamme.
Questo post è offerto da Plasmon.