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Donne politicamente scorrette: ricordare di essere diversi per essere #davveropari

Donne politicamente scorrette ricordare di essere diversi per essere #davveropari

C’è ancora bisogno di parlare di donne e di 8 marzo anche il giorno dopo?

Secondo me si, anzi forse ce n’è più bisogno oggi di ieri.

Insieme ad altre blogger e amiche ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che ne scriveremo per tutto il mese, ognuna dal proprio punto di vista.


Il mio è il punto di vista della “donna politicamente scorretta” perché io sono così, sai la donna che non ama i regali canonici come profumi e gioielli?

Quella che non va dal parrucchiere né a farsi fare le unghie finte perché le trova due cose di una noia mortale?

Non amo neppure viaggiare, ecco l’ho detto!

Ogni tanto il mio compagno ancora si stranisce, è la persona più generosa di complimenti che conosca ma forse qualche volta vorrebbe che fossi più omologata, almeno quando deve farmi i regali di compleanno e Natale

Per me questo essere me stessa è imprescindibile, da sempre, fin da bambina, e mi viene l’orticaria ogni volta che sento parlare di “uguaglianza”.

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Io non sono uguale a nessuno, non sono uguale ad un’altra donna e sicuramente non voglio diventare “uguale” ad un uomo.

Siamo tutti diversi a questo mondo e importa poco che siamo donne o uomini, saremo #davveropari solo ricordandoci che siamo tutti diversi e coltivando le nostre diversità senza stare a pensare al colore di genere.

Un’altra cosa che mi fa venire l’orticaria è quando si usa la parità come alibi per giustificare la mancanza di educazione, aprirmi la portiera da parte del mio compagno non è un volermi sminuire in quanto donna debole, tutto il contrario.

L’aiutarmi in tutto, anche nelle incombenze di casa più semplici quando io non ne ho voglia è indice del fatto che non ci sono cose che io devo fare perché sono una donna, mentre lui può spaparanzarsi sul divano senza pensare a niente in quanto uomo.

A me succede, e spesso, che non abbia voglia di far da mangiare o di sparecchiare dopo cena, preferisco stravaccarmi sul divano a guardare la mia serie preferita e in barba a tutte le convenzioni femminili se ne ho voglia lo faccio, cascasse il mondo.

Se il mio compagno lo desidera sparecchia lui, altrimenti lo faremo la mattina dopo e non accetterei niente di diverso da un marito, anzi non l’ho mai accettato.

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Questo per me è essere #davveropari.

E’ vero, ho fatto un bel calderone, ma sono quelle cose che ho dentro e che poi vengono fuori tutte insieme anche un po’ alla rinfusa, quelle che non mi sento di tenermi dentro.

Adesso che hai letto me sei pronta per leggerti gli articoli seri della serie #davveropari:

La conciliazione maternità-lavoro è impossibile

Davvero pari: le nostre figlie

Nessuno mette il mio romanzo in un angolo #davveropari

– Perché le donne dovrebbero lavorare?

– #davveropari “ti faccio i piatti” Vs “ti rammendo i calzini”

Donne politicamente scorrette ricordare di essere diversi per essere #davveropari

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