Come insegnare ai figli a vivere la vita vera e usare la tecnologia per migliorarla
Ho due figli in età scolare, stanno crescendo in fretta e riuscire a regolamentare l’uso della tecnologia è una lotta quotidiana.
Malgrado il fatto che la scuola, gli sport e le vacanze in spiaggia occupano molto del loro tempo hanno la smania di usare tablet, smartphone e videogiochi in ogni minuto libero e poi con il video davanti agli occhi si perde la connessione con il tempo che scorre e le ore sembrano minuti.
Succede anche a me che sono adulta, figuriamoci a loro.
La mia prima mossa è stata di mettere dei tempi di utilizzo ferrei per tutto quello che è elettronico, una mossa che funziona solo in parte proprio perché se non sono sempre lì a fare il generale non viene rispettata, non è che non vogliano rispettarla ma proprio che non ci riescono, non riescono a inquadrare i tempi nel modo giusto, l’online li deforma.
Adesso ho trovato un sistema migliore, uso l’esempio.
Quando mi serve la tecnologia la uso eccome, ma quando ci sono cose da fare nella vita vera la metto da parte e le vivo.
Con il mio lavoro che mi vuole sempre connessa non è stato facile neppure per me, ma l’esempio è davvero il miglior modo per insegnare ai ragazzi.
Se io comincio a usare il tablet, e non a farmi usare da lui consentendogli di restringere il mio tempo loro si rendono conto che ci sono altre cose più importanti fuori dal display e che una partita a ping pong con tavolo, pallina e racchette vere vale più dello stesso tempo passato online.
Wind con il nuovo cortometraggio ha voluto portare all’attenzione il dilemma in cui viviamo in questo momento: una completa dipendenza dalla tecnologia. Bisogna difendersi ricordandosi che la vita reale è l’unica che offre emozioni vere.
Tu come gestisci l’uso della tecnologia in famiglia?
E i tuoi ragazzi cosa ne pensano?