Virus Zika: tutto quello che c’è da sapere per mamme in attesa e bambini
Telegiornali e quotidiani che parlano tutti di questo virus Zika e la paura cresce, ogni giorno ci sono casi nuovi anche in Italia.
E’ il caso di fare un po’ di chiarezza, su cos’è Zika, sui reali pericoli e come evitarli e quindi mi metto di nuovo i miei panni di operatore sanitario e vado a spiegare punto per punto, così evitiamo di spaventarci senza sapere se ne abbiamo motivo.
Zika è un virus che in una fascia bassa di popolazione (circa il 25%) causa una malattia di modesta entità con sintomi molto simili a quelli delle comuni malattie esantematiche: dolori muscolari e articolari, esantema, congiuntivite, febbre e mal di testa.
Nel restante 75% di persone passa inosservata, quindi nessun sintomo, come succede spesso per la toxoplasmosi, di cui ho parlato qualche tempo fa., però anche questa malattia passa la barriera placentare e qui iniziano i problemi.
Il contagio avviene solo in due modi e solo se si prevede un soggiorno in America Latina:
1. per la puntura di una zanzara infetta (zanzara tigre)
2. per via sessuale (anche se per ora se ne conosce un solo caso in USA)
Quindi, se è una malattia così poco aggressiva e non è presente nel nostro paese perché tutti ne parlano?
Perché è molto pericolosa per le mamme in attesa e per alcune persone con particolari malattie del sistema immunitario.
Le mamme in realtà non rischiano problemi ma invece il feto si, il rischio è di gravissime malformazioni che sono più frequenti nella donne in gravidanza che contraggono il virus senza avvertire alcun sintomo evidente.
Per proteggersi il Ministero della Salute ha stilato alcune linee guida:
1. Evitare i paesi a rischio, evitando di viaggiare nelle regioni dell’America Latina in cui è presente questa malattia non è possibile essere infettati. L’elenco aggiornato di tutte le regioni a rischio si trova qui sul sito europeo per la prevenzione e controllo delle malattie.
E’ una notizia dell’ultima ora che Alitalia offre alle donne in gravidanza il cambio del biglietto e delle date senza penali o il rimborso totale
2. Proteggersi dalle punture di zanzara con indumenti chiari, zanzariere e repellenti idonei.
3. Evitare (ovviamente) rapporti sessuali con persone a rischio di contagio.
In caso di infezione l’unica cosa che è possibile fare è controllare frequentemente lo sviluppo del bambino con l’ecografia. Purtroppo non esistono cure né un vaccino